In un mercato del lavoro sempre più frammentato e orientato alla flessibilità, il tema della corretta qualificazione dei rapporti di lavoro si impone con urgenza. In particolare, l’uso improprio delle partite IVA rappresenta una delle principali aree grigie: lavoratori formalmente autonomi, ma nella sostanza sottoposti a vincoli tipici della subordinazione. Questo fenomeno, noto come “falsa partita IVA”, costituisce una forma elusiva che mira ad aggirare le tutele previste per il lavoro subordinato.
QUALI SONO I CARATTERI DISTINTIVI DI UN "VERO" CONSULENTE/PRESTATORE DI SERVIZI?
Il contratto d’opera, disciplinato dall’art. 2222 c.c., rappresenta il modello tipico del lavoro autonomo:
Gli elementi distintivi del lavoro autonomo secondo la norma sono:
- la prestazione di un’opera o servizio con attivitià propria;
- il pagamento di un corrispettivo concordato;
- la natura prevalentemente personale del lavoro prestato;
- l’assenza di eterodetrminazione da parte del committente.
Tali elementi devono essere interpretati in contrapposizione con quanto previsto dall’art. 2094 c.c. per il lavoro subordinato, dove emerge invece l’assoggettamento al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore.
COME SI CAPISCE IN CONCRETO SE SI TRATTA DI UNA FALSA PARTITA IVA?
Il criterio della subordinazione è la chiave di volta interpretativa.
La giurisprudenza, infatti, è unanime nell’affermare che la qualificazione del rapporto dipende non dal nome adottato dalle parti, ma dalle modalità concrete di esecuzione della prestazione.
Quindi, se un lavoro presenta quelli che sono gli elementi tipici della subordinazione, allora dovrà essere ritenuto un lavoro subordinato.
Gli elementi che contraddistinguono la subordinazione sono:
- l’esistenza di un orario e un luogo di lavoro predeterminati;
- la sottoposizione a direttive specifiche del datore di lavoro;
- l’nserimento stabile nell’organizzazione aziendale;
- il controllo costante dell’attività da parte del datore.
Laddove tali elementi siano presenti, il lavoratore in partita IVA è in realtà a tutti gli effetti un lavoratore subordinato.
FALSA PARTITA IVA: DEFINIZIONE E INDICATORI
Si è in presenza di una falsa partita IVA quando un lavoratore viene formalmente inquadrato come autonomo, ma nella sostanza svolge la propria attività alle condizioni tipiche di un lavoratore subordinato.
Alcuni indizi, che aiutano a capire se si è una falsa P.IVA:
- presti un lavoro continuativo e non occasionale;
- lavori per un unico committente;
- non hai autonomia decisionale (è il tuo committente a decidere quando, come e cosa fare);
- percepisci un compenso fisso mensile;
- sei obbligato a rispettare orari e luoghi predeterminati.