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Permessi L.104/92: cosa devi sapere

PERMESSI EX L. 104/92: facciamo un po’ di chiarezza

Il tuo capo può controllare quando ed in che modo presti assistenza al tuo famigliare, nel giorno di congedo?

NO, il lavoratore può fornire assistenza al familiare disabile nell’arco dell’intera giornata ed il datore di lavoro non ha il potere di controllare le modalità di esercizio della stessa.

Il tuo capo può impedirti di fruire dei congedi facendo riferimento a esigenze organizzati della società?

NO, le esigenze organizzative del datore di lavoro non possono comunque incidere sulla scelta del lavoratore dei giorni in cui fruire dei permessi.

Il tuo capo deve approvare i giorni in cui hai scelto di fruire dei permessi?

NO, la scelta dei giorni di permesso è solo del lavoratore che dovrà solo comunicarla al datore di lavoro; tale scelta, infatti non è soggetta al suo gradimento o alla sua discrezionalità

Se hai ancora dubbi su cosa puoi fare e non fare, ti ricordiamo che sono compatibili con la corretta fruizione dei permessi ex Legge 104, le seguenti attività:

  • assentarsi dal domicilio  per trascorrere due ore al parco a leggere un libro (Cass. civ. n. 7303/2024);
  • accompagnare al mare la moglie sofferente di asma e portare il cane dal veterinario, sgravando così il coniuge di una attività (Cass. civ. n. 12679/2022);
  • provvedere alla spesa o ad altre attività collaterali (Cass. civ. n. 22643/2024;civ. n. 2235/2023 e Cass. civ. n. 23891/2018);
  • partecipare a corsi di formazione sulla malattia di cui è affetto il familiare con disabilità per rendere una migliore assistenza allo stesso (Cass. civ. n. 23434/2020).

RICORDA:

I permessi previsti dalla Legge 104/1992 in Italia sono un’agevolazione concessa ai lavoratori dipendenti per assistere familiari con disabilità grave o per i lavoratori stessi con disabilità.

Chi ne ha diritto?
  1. Lavoratori dipendenti che assistono un familiare con disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104/92.
  2. Lavoratori con disabilità grave che necessitano di assistenza per sé stessi.
Quanti giorni spettano?
  • 3 giorni di permesso retribuito al mese (anche frazionabili in ore).
  • Alternativamente, nel caso di gravi disabilità, è possibile richiedere il congedo straordinario fino a 2 anni, ma senza possibilità di svolgere attività lavorativa durante il periodo.
Chi può usufruirne?
  • Il coniuge, la parte dell’unione civile, i genitori, i figli, i fratelli o sorelle e, in alcuni casi, anche altri parenti e affini entro il secondo grado.
  • Se i genitori sono deceduti o non possono assistere, il diritto si estende ai parenti entro il terzo grado.

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