Studio Legale Brambilla Seveso e Brianza
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F.A.Q. - Domande frequenti

1. Come posso fissare un appuntamento con l’avv. Brambilla?
È possibile fissare un appuntamento con l’avv. Brambilla, compilando l’apposita form che si trova sul sito oppure chiamando direttamente lo studio legale Brambilla tutti i gironi dalla 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.00 al 338/3530495. L’avvocato riceve tutti i giorni, salvo impegni pregressi, duranti gli orari di apertura dello studio.

2. Come si svolge il primo appuntamento? L’avvocato le chiederà di descrivere il problema ovvero la situazione che lei ritiene debba essere risolta, cercando di inquadrare giuridicamente la fattispecie e di capire quali siano i suoi obbiettivi. Raccolte sommarie informazioni, laddove il caso non richieda un’analisi più complessa, l’avvocato le evidenzierà le vie giuridiche più idonee (se alternative) ovvero la via giuridica da seguirsi per risolvere la questione in oggetto, nel modo per lei più vantaggioso. Laddove, lei dovesse decidere di farsi assistere dall’avv. Brambilla, verrà inviato a firmare un mandato nonchè a sottoscrivere le autorizzazioni richieste dal codice della privacy, per il trattamento dei dati.

3. Cosa devo portare al primo appuntamento? Al fine di rendere il primo appuntamento il più proficuo possibile, potrà portare con se tutta la documentazione esistente, così da consentire all'avvocato di poter inquadrare correttamente la fattispecie in esame.

4. Quando dovrò corrispondere il compenso? Il compenso dell’avvocato è un elemento essenziale del contratto di opera professionale che viene stipulato tra il legale ed il proprio cliente pertanto, deve venir corrisposto alla compimento dell’attività richiesta dalla parte assistita.
Il cliente, tuttavia, è tenuto ad anticipare all’avvocato, le spese "in senso stretto" sostenute per il compimento dell’opera (quali: costi di scritturazione, collazione, stampa, fascicolazione, notificazione, iscrizioni al ruolo, visure, trascrizioni ect. ect.), nonchè gli acconti relativi all’attività sino a quel momento svolta, eventualmente richiesti.

5. Come si determina il valore degli onorari e delle indennità dovute all’avvocato? In mancanza di un diverso accordo tra le parti, si applicheranno le tariffe forensi in vigore in quel dato momento, come disposte con decreto dal ministero della giustizia. Attualmente trovano applicazione le tariffe dettate dal D.M. n. 127/2004.

6. Cos’è il patto di quota lite? Il patto di quota lite è un contratto che può venir stipulato tra avvocato e cliente, con il quale si conviene che il cliente corrisponderà all’avvocato a titolo di compenso per le prestazioni svolte, una percentuale (preventivamente pattuita) del bene controverso o del valore dello stesso. Il patto sarà valido se redatto per iscritto, avrà effetti solo tra le parti e pertanto non potrà essere opposto alla controparte in caso di giudizio, nè si potrà richiedere al giudice di attenersi al patto, in caso di liquidazione del compenso e delle spese in sede giudiziale.